
Con quaranta anni di carriera negli studi di registrazione di New York, Cornell Dupree era da molti considerato il veterano del Rhythm and Blues. Soprannominato – the ultimate un-showoff – per la sua capacità di non mettere mai in ombra l’artista che affiancava, ha suonato con Aretha Franklin, Mariah Carey, Joe Cocker e ci ha regalato un piccolo cameo al fianco di Miles Davis oltre a dodici album da solista.
Nato in Texas nel 1942, Dupree ha iniziato la sua carriera nel 1965 suonando nella band in studio dell’Atlantic Records. Il suo stile, una mescola di Jazz, Funk e Blues lo ha reso l’uomo di punta delle session di chitarra nell’area di New York tra gli anni settanta e gli ottanta.
Celeberrimo per il riff di apertura in Respect di Aretha Franklin, in pochi anni Dupree è passato da un artista all’altro distinguendosi per il suo groove indiscutibile e la sua capacita di integrarsi con le sezioni ritmiche che negli anni diventavano sempre più precise e complesse.
Cominciamo ad analizzare un paio di aspetti focali del suo playing ritmico, il primo esempio che voglio proporti è un accompagnamento di chitarra picked tratto da Emotions di Mariah Carey.
Esempio 1
Tra tutte le sue eccellenti parti di chitarra ritmica, degna di nota è l’ interpretazione dello shuffle utilizzata per comporre l’accompagnamento di Red China Blues di Miles Davis, una soluzione molto efficace ma davvero difficile da interpretare con il giusto groove.
Esempio 2
Affezionato dei vecchi Fender Twin “red-knob” e delle sue Yamaha Dupree Super Jam, Cornell era identificabile per il suo suono perfettamente clean quando si trattava di accompagnare e per il leggero overdrive utilizzato negli assolo.
Ecco una frase dal brano Doin ‘Alright, tratto dal suo ultimo album solista I’m Alright.
Esempio 3
Ancora una frase tipica del suo solioing, tratta da una cover di Peg degli Steely Dan dal suo album solista Shadow Dancing.
Esempio 4
Cornell Dupree è morto il 8 maggio 2011 nella sua casa di Fort Worth, Texas lasciandoci in eredità più di trecento registrazioni del suo magnifico lavoro da chitarrista.