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Steve Jobs e la Musica, cosa possiamo imparare dall’uomo della mela?

Cosa c’entra Steve Jobs con la Musica? Beh, oltre al fatto che oggi la Musica si produce con i computer, su piattaforme prevalentemente apple, e che uno dei due software maggiormente usati per registrazione e l’editing sia prodotto dalla Apple, apparentemente niente…

Invece, al di là dell’aura messianica e della sua storia straordinaria fatta di intuizioni, cadute, risalite e visioni, la parabola di Jobs sta diventando un esempio per molti, non solo per chi lavora nell’industria tecnologica.

Da qualche anno i blog ed i web magazine di tutto il mondo (primo fra tutti Forbes) hanno stilato una sorta di decalogo con cui sintetizzano la filosofia dell’uomo della mela. Sebbene io dissenta con alcuni di essi, trovo che alcuni siano molto motivanti e possibile fonte di ispirazione, soprattutto se riportati al mondo della Musica, ecco i miei preferiti:

1. Non aver paura di sbagliare.

Nel 1985 Jobs venne messo al muro da John Sculley, che lui stesso aveva assunto in Apple, dovette andarsene e fu una sconfitta imbarazzante. Quindi fondò la Next, ma non andò granché bene. Poi però venne la Pixar e il rilancio di Apple. Come ci riuscì? Seguendo la sua passione. Sempre nel discorso di Stanford disse: “Il vostro tempo è limitato, non sprecatelo vivendo vite altrui… non rimanete fregati dai dogmi… non fatevi buttar giù dalle opinioni degli altri… seguite il cuore e l’intuito, loro sanno cosa volete davvero”.

2. Per unire i punti devi guardare indietro, non in avanti.

Cerchiamo di prevedere quello che ci succederà, di guidare il destino, tenendo comunque presente che ci sarà sempre qualcosa di imprevedibile nelle nostre vite. Certe sconfitte momentanee possono essere i germogli di successi futuri. Jobs mollò il college e frequentò solo il corso di calligrafia, cosa apparentemente poco pratica; l’esperienza però fu alla base della progettazione del primo pc con caratteri multipli e font spazialmente proporzionate. Insomma, usa il passato per creare il tuo futuro.

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3. Non accontentarti.

Le innovazioni più durature sono quelle che uniscono arte e scienza. Jobs ha sempre sostenuto che questo approccio ha segnato la differenza fra Apple e le altre aziende concorrenti. Il team che ha inventato il Mac, aveva come riferimenti l’antropologia, l’arte, la storia e la poesia, con l’obiettivo di trasfonderli nella tecnologia.

4. Pretendi molto da te e dagli altri.

Se sei in contatto con la tua voce interna non puoi deluderla, devi sempre dare il massimo. La storia di Jobs è ricca di aneddoti su sfuriate crudeli contro i dipendenti e pressioni psicologiche mostruose per metterli in competizione. Sotto la sua divisa dimessa c’è sempre stato un animo ferocemente determinato.

Se ci rifletti gli accostamenti al mondo della Musica possono essere svariati, tu come li interpreteresti? Sarei contento di conoscere il tuo parere, lasciami un commento di seguito e continuiamo a parlarne…

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